martedì 4 maggio 2010

Narcissus poeticus L.


Famiglia AMARYLLIDACEAE.

Dedicata ad Amarillis, una pastorella siciliana cantata da Virgilio.

Genere: Narcissus [dal greco narcào (stordisco), per l'odore penetrante dei fiori di alcune specie]

Habitat: pascoli montani, da 800 a 1500 m.

Periodo di fioritura: Aprile - Maggio

Distribuzione in Abruzzo: comune.



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Narciso e lo specchio



 
Ovidio narra (http://it.wikipedia.org/wiki/Publio_Ovidio_Nasone) che il dio del fiume Cefiso aveva avvolto nelle spire delle sue acque la ninfa Liriope 
-->(http://it.wikipedia.org/wiki/Liriope) , violandola.  Rimasta incinta, la fanciulla aveva partorito un bambino chiamandolo Narciso. Incuriosita sul suo destino, aveva consultato l’indovino Tiresia domandandogli se il figlio sarebbe giunto fino alla tarda vecchiaia. «Se non conoscerà se stesso» fu l’enigmatica risposta. 
A quindici anni Narciso era un bellissimo e ambiguo giovinetto, desiderato da fanciulli e fanciulle che tuttavia respingeva non stimandoli degni di lui. Un giorno, mentre stava inseguendo dei cervi per spingerli nelle reti, fu visto dalla ninfa Eco, che era stata condannata a tacere tranne in un’occasione: quando qualcuno parlava nelle sue vicinanze. Lei doveva, però, limitarsi a ripetere soltanto le ultime parole del suo interlocutore. Era stata Giunone a punirla perché a lungo Eco l’aveva trattenuta astutamente con le sue chiacchiere per impedirle di sorprendere il marito mentre amoreggiava sui monti con le ninfe. Quando la regina degli dei se n’era accorta le aveva detto, sdegnata: «Di questa lingua che mi ha ingannato potrai disporre poco: farai della voce un uso ridottissimo».
Appena Eco vide il bel cacciatore vagare per le campagne se ne innamorò perdutamente, e prese a seguirlo dappertutto.

Da terminare

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