Epipactis exilis P. Delforge
sabato 31 luglio 2010
martedì 27 luglio 2010
Epipactis GENERE
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Epipactis palustris |
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Epipactis atrorubens |
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Epipactis microphylla |
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gruppo Epipactis helleborine |
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gruppo Epipactis muelleri |
Etimologia
Il nome Epipactis, fu assegnato da Teofrasto nel 50 a.C., probabilmente ad un elleboro.
Caratteristiche
Il genere epipactis, secondo la classificazione del sistema Raunkiær (http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_Raunki%C3%A6r) , appartiene al gruppo delle Geofite rizomatose (G rhiz), ossia piante perenni con il fusto rizomatoso, orizzontale e sotterraneo. Brattee (la brattea è una foglia che ha subito una trasformazione per svolgere una funzione particolare. Di solito è posta sotto l’infiorescenza per proteggerla) simili ad una foglia; petali e sepali simili; labello snodato; ipochilo concavo, senza sperone; epichilo fisso o mobile, più o meno a forma di cuore; antera sospesa; clinandrio (struttura inserita nel ginostemio. Il ginostemio o colonna, è situato in posizione centrale, sopra il Labello, è una struttura che risulta dalla fusione totale o parziale degli stami con il gineceo. I fiori delle Orchidee sono ermafroditi, contengono, cioè, sia gli organi riproduttivi maschili (androceo) che quelli femminili (gineceo); questi organi sono fusi insieme (caratteristica univoca delle Orchidee) in quello che viene chiamato appunto ginostemio o colonna.) spesso presente; due masse polliniche;
domenica 25 luglio 2010
sabato 24 luglio 2010
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